Google tramite un suo recente studio in collaborazione con Uk Barkeley ha scoperto il numero di violazioni di siti internet nel periodo di tempo tra luglio 2014 e giugno 2015.
Lo studio nasce dalla volontà del gigante Google di mettere alla prova la riuscita del Safe Browsing Alerts for Network Administrators, che avvisa gli amministratori di rete sulle violazioni di sicurezza e la eventuale presenza di url nocivi sui siti.
Secondo i risultati dell’analisi ben l’80% degli amministratori di rete è riuscito a togliersi una volta per tutte il problema dell’infezione addirittura al primo colpo. Un 12% invece ha mostrato ricadute con conseguenti attacchi nei 30 giorni successivi. Inoltre secondo lo studio oltre un terzo dei siti violati risulta essere in lingua inglese (dato in realtà poco sorprendente), a seguire rispettivamente cinese, tedesco, giapponese e infine russo.