Ogni volta che un nuovo modello di iPhone viene presentato pubblico e la critica tendono a dividersi in tre fazioni diverse.
Una prima fazione è costituita dai fan a prescindere. Impazzisce entusiasta per qualsiasi prodotto con il marchio della mela, ne loda il design, la fotocamera, l’interattività con gli altri dispositivi apple, la facilità di utilizzo del sistema operativo e dopo ogni discussione sulle prestazioni proporzionate al prezzo del telefono, messo alle strette conclude con: “si, ma se non hai un iPhone, non hai un iPhone”.
La seconda fazione, al contrario della prima, è composta dagli haters. Sono quelli che odiano il consumismo sfrenato ed il capitalismo imperate dell’azienda di Cupertino, che non riescono ad andare oltre al prezzo eccessivo e troppo spesso passano per quelli che invidiano quello che non possono avere. C’è però anche un terzo gruppo di persone. Un gruppo più morigerato, che prova ad andare oltre gli stereotipi e guarda ad un dispositivo tecnologico per quello che è: un dispositivo tecnologico.
A noi piace pensare di appartenere a questo terzo gruppo e, per quanto fan dei prodotti apple, non possiamo non riconoscerne alcuni difetti.
Tutto quello che c’è da sapere sui nuovi iPhone 11
Martedì 10 settembre sono stati presentati i nuovi iPhone 11 e iPhone 11 pro all’interno di un evento organizzato all’Apple Park, il nuovo campus costruito dalla Apple a Cupertino, in California. Insieme ai nuovi iPhone sono stati presentati anche le ultime edizioni dell’Apple Watch e iPad e sono state fornite informazioni anche riguardo i nuovi servizi in abbonamento Arcade e Apple Tv+. Si tratta comunque di meno di quanto si aspettassero gli esperti. Ad esempio molti rumors davano quasi per certo l’uscita degli occhiali Apple Glass, ne avevamo parlato persino noi in un post sulla nostra pagina Instagram.
Oltre la pochezza degli annunci a colpire gli appassionati al cuore è stata anche la pochezza di novità e di cambiamenti nei modelli annunciati, oltre che lo strano caso, o forse non così strano, dell’abbassamento dei prezzi, ma a quelli arriveremo più avanti.
Partiamo subito da una delle novità più interessanti.
Il servizio di Apple Arcade è una grossa novità per il mercato degli smartphone. Si tratta di un servizio in abbonamento per accedere a più di cento game, realizzati in esclusiva per iOS, similmente a quanto successo con PlayStation Now. Il servizio sarà disponibile in anteprima dalla fine di settembre, costerà 4,99€ e avrà un mese di prova gratuita.
Apple+, invece, è il servizio di streaming online dell’azienda fondata da Steve Jobs. Sarà disponibile da novembre e la promessa è quella di avere moltissime produzione originali. Una di questa è già stata presentata, si tratta della serie See, ambientata in un futuro distopico dove l’umanità ha perso la vista e con protagonista Jason Momoa. Stupisce il prezzo, solo 4,99€ con una settimana di prova gratuita e l’abbonamento per un anno in omaggio a chi acquista nuovi dispositivi Apple. Il prezzo così inferiore rispetto ai competitors Netflix e Amazon Prime Video potrebbe significare che a Cupertino sono consapevoli di non poter offrire lo stesso livello di contenuti. Questa potrebbe essere una novità interessante nel panorama dei servizi OTT, almeno fino all’uscita ufficiale di Disney+.
I nuovi Apple Watch Series 5, invece, non sono una novità così entusiasmante. È sicuramente vero che gli orologi Apple sono i più venduti nella categoria, tuttavia non è stata introdotta alcuna novità in termini di design. L’unico cambiamento è nel processore, più veloce ed in grado di ottimizzare anche il risparmio energetico. Inoltre lo schermo dei nuovi Apple Watch rimarrà sempre acceso, salvo indicazioni contrarie da parte dell’utente e a differenza di quanto accadeva in precedenza quando lo schermo si illuminava solo se inclinato. Aggiunta anche la funzione bussola, molto richiesta dagli utenti, che va ad implementare molti servizi offerti anche da altre applicazioni.
Nessuna grossa news nemmeno per gli iPad. Il display Retina è da 10,2 pollici e può essere utilizzato anche con le Apple Pencil, mentendo l’attenzione che Apple ha sempre avuto per i programmi di grafica. I nuovi iPad restano una via di mezza tra iPad Mini e iPad Pro, e saranno disponibili da settembre.
Arriviamo finalmente ai nuovi iPhone. La novità più interessante sta nella scelta di mercato: Il nuovo iPhone 11, infatti, è il nuovo melafonino standard ma è anche il successore degli iPhone Xr. iPhone 11 è disponibile in tanti colori diversi, tutti sui toni del pastello: bianco, nero, rosso, rosa, giallo e verde. Usciranno il 20 settembre e partiranno da un prezzo di 839€ scendendo fino a 629€ in caso di permuta del proprio iPhone usato. Le migliorie a livello di schermo sono legate alla resa dei colori, resi alla perfezione dal display LCD da 6,7 pollici.
I cambiamenti più significativi sono sulla fotocamera. Nell’iPhone 11 ci sono due obiettivi, uno classico e l’altro per il grandangolo, per passare da un inquadratura all’altra sull’app della fotocamera basterà toccare il pulsante 1x ampliando notevolmente la copertura visiva della camera. La nuova IA delle fotocamere degli iPhone 11 li colloca tra i migliori sul mercato per scattare fotografie amatoriali. Ogni fotografia viene realizzata confrontando più scatti per offrire un immagine di qualità superiore. Implementati anche gli effetti, tra cui uno in cui è possibile eliminare lo sfondo di una fotografia per sostituirlo con uno neutro e diversi meccanismi per la regolazione della luce, per fotografie sempre più definite anche in caso di luminosità scarsa.
Altra novità interessante è quella dei Slofie, i Selfie in slow-motion che sarà possibile scattare con la fotocamera frontale. Vero punto di forza rispetta alla concorrenza resta il processore A13, ampiamente più avanti rispetto agli altri smartphone del segmento. Come anche già fatto con gli Apple Watch la casa della Mela sembra voler accontentare sempre i più le richieste degli utenti. In primo luogo Apple ha aumentato la durata della batteria di un’ora, almeno così affermano, in secondo è stata aumentata anche la resistenza agli urti con l’impiego di un vetro di nuova generazione ultra resistente.
Un discorso leggermente diverso vale per gli iPhone 11 Pro e 11 Pro Max. Questi diventano infatti i modelli di alta fascia sostituti del Xs, e anche se esteticamente sono molto simili il retro viene arricchito da una terza fotocamera e un nuovo colore, un verdone scuro molto militare e molto apprezzato, almeno per il momento. La differenza tra 11 Pro e Pro Max è sempre legata alla dimensione dello schermo, rispettivamente da 5,6 e 6,5 pollici.
La funzione del terzo obiettivo, annunciato già da qualche mese, è rimasta a lungo un mistero; oggi, tuttavia, sappiamo che si tratta di una terza fotocamera in grado di effettuare un grandangolo ampliando notevolmente l’immagine e di cogliere dettagli sempre nuovi senza perdere qualità. Similmente a quanto già accade il sistema operativo della fotocamera mostra, al momento di scattare, tre opzioni di inquadrature diverse in modo da poter scegliere la migliore.
Annunciata anche una funzione molto interessante. Le tre fotocamere, infatti, potranno lavorare assieme per fondere i tre scatti in una sola immagine ultra dettagliata e con un incredibile bilanciamento delle luci. Non è ancora ben chiaro come il meccanismo che Apple chiama Deep Fusion possa funzionare, quello che si sa che è per ogni foto verranno scattate 9 immagini, di cui una a lunga esposizione, e poi il processore A13 confronterà pixel per pixel scegliendo i migliori. Il tutto nel giro di un secondo. Per il momento il sistema Fusion non è ancora disponibile e dovremmo aspettare ancora un po’ prima che questa tecnologia raggiunga i nostri smartphone, probabilmente per risolvere i problemi di parallasse.
Discorso simile al sistema Fusion vale per i video. Le tre fotocamere lavoreranno insieme passando da un ingrandimento all’altro e mantenendo costante colore e luminosità. Il sistema A 13 permetterà di gestire diversamente anche i consumi energetici, in particolare modo la batteria durerà 4 ore in più rispetto agli iPhone Xs, ovviamente resta da valutare questo dato in relazione con le performance e l’utilizzo del dispositivo.
Quindi ci piacciono?
No, male.
Molto, male.
Non fraintendeteci, probabilmente saremo i primi a prendere i nuovi iPhone, ma più per moda ed abitudine che
non perché ne valga davvero la pena.
I novi prodotti Apple non stanno convincendo. Limitandoci esclusivamente agli iPhone 11 (vero punto di interesse) alcuni parlano già di flop. C’è da dire che è da qualche modello che la Apple è subissata di critiche per le scarse innovazioni, ed è sempre più evidente come stia rimanendo indietro rispetto alla concorrenza. Samsung, in questo senso, è oramai leader conclamato nel settore e Apple costretta ad inseguire, tuttavia sembra che fatichi a tenere il passo. Le nuove connessioni 5G avrebbero potuto costituire nuove frontiere per lo sviluppo della tecnologia dentro i dispositivi di Cupertino, ma così non è stato. Molte delle innovazioni che venivano date per scontate, come la ricarica wireless tra due dispositivi o lo sblocco face id da angolazioni diverse, non sono arrivate. La tecnologia del touch 3D è stata addirittura eliminata a favore di quella dell’haptic touch e i punti di forza più celebrati, ricarica fast, tripla fotocamera, grandangolo, sono presenti nei dispositivi della concorrenza già da un po’.
C’è da dire che è da qualche tempo che Apple non sfodera il famoso “one more thing” di Steve Jobs ma si limita a fare il compitino. Ecco oggi possiamo sicuramente dire che questa strategia non sta pagando, anzi. I prodotti apple non sono tra i più efficiente a disposizione sul mercato e non hanno nessun reale vantaggio competitivo fatta eccezione per un reparto marketing in grado di trasformare anche il fango in oro (avete visto lo spot di lancio dei nuovi iPhone?).
Persino il famoso design della Mela ha perso l’appeal di prima. Mentre in Corea fanno telefoni che si piegano su loro stessi, schermi ultra-piatti, e colori metallici appariscenti, iPhone è rimasto sempre lo stesso nelle forme. Ad esempio il notch rimane esattamente dov’è anche nei nuovi modelli. Una scelta decisamente datata anche se, ad onor di cronaca, nei primi iPhone era un dettaglio apprezzato. Il fatto è che la presenza del notch non sembra dovuta a problematiche tecniche (davvero non trovano un altro modo per inserire il riconoscimento facciale?) ma più che altro frutto di una precisa scelta estetica per differenziarsi da altri modelli.
Forse parlare di flop come hanno fatto diverse riviste di settore, prima tra tutte Wired Italia, è un po’ eccessivo, ma è innegabile che Apple non stia invecchiando benissimo perdendo il fascino di un tempo. Il cambio delle fasce di prezzi sembra essere un primo segnale di allarme. Forse frutto del fatto che gli ultimi telefoni di alta fascia, gli iPhone XS, non abbiano venduto benissimo. Noi aspettiamo di provare i nuovi iPhone con le nostre dita ma resta il fatto che sembra esserci più hype attorno a Jason Momoa nei panni di un guerriero tribale cieco che non attorno ai nuovi prodotti targati Apple.
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