La teoria dei 1.000 veri fan

La teoria dei 1.000 veri fan è un concetto elaborato da Kevin Kelly, famoso osservatore e studioso della cyber-cultura e co-fondatore della rivista di successo Wired Magazine, di cui è stato anche direttore. Si tratta di una teoria che dovrebbe essere un vero e proprio mantra per ogni agenzia di comunicazione, soprattutto sui social.
La teoria nasce come corollario di un’altra teoria, quella della Coda Lunga, formulata, guarda caso, da Chris Anderson, saggista americano di grande fama e direttore di Wired fino al 2014.
Ma procediamo per gradi.

La teoria della coda lunga (The Long Tail, in inglese) è usata per descrivere un modello economico commerciale in cui i ricavi di un azienda non vengono ottenuti solo dalla vendita di molte unità di pochi oggetti, i così detti best seller, ma anche dalla vendita di pochissime unità di tanti oggetti diversi.
Facciamo un esempio pratico.
Un grosso retailer come Amazon guadagna paradossalmente di più dalla vendita di tanti singoli prodotti di nicchia diversi che dalla vendita, seppur in grandi quantità, di un unico prodotto best seller.
Lo stesso principio tiene a galla moltissime riviste di settore che si occupano degli argomenti più disparati, dal giardinaggio specializzato in piante grasse a magazine che scrivono di componentistica per aerei di linea o giocattoli sessuali per cani.

La teoria dei 1.000 veri fan applica il concetto della coda lunga al mondo degli artisti, ma oggi si può considerare per chiunque venda servizi e usi i social per comunicare il proprio brand.
Pensiamo ai musicisti.
I più bravi e fortunati che riescono a far diventare il proprio singolo una hit mondiale sono davvero pochi, il resto di loro non può fare altro che contare su 1.000 veri fan che vadano ai loro concerti e comprino i loro dischi. Soddisfare le aspettative di un vero fan è più gratificante per un artista, è una conferma continua del proprio lavoro. Con i veri fan non è necessario continuare a reinventarsi per piacere, loro ti apprezzano come l’artista che hanno conosciuto e apprezzano il tuo prodotto per quello che.

Lo stesso discorso si può applicare ad una piccola impresa che produce, ad esempio, kit anti vampiro. Alla VampireHunter srl non servirà che il proprio prodotto diventi virale, basta che attiri le attenzioni di una nicchia di appassionati, collezionisti o svitati. Attraverso i suoi canali social pubblicherà notizie sui vampiri, avvistamenti potenziali, consigli per tenere i succhiasangue lontani da casa propria, magari usando un po’ di sana ironia. I suoi 1.000 veri follower rimarranno sempre interessati al prodotto, compreranno i kit più all’avanguardia e rimarranno sintonizzati sul canale per scoprire tutte le ultime dal mondo dei vampiri.

1.000 veri fan, o clienti, o follower, sono tutto quello che serve ad un brand o un azienda ed è sempre più importante coltivare il rapporto con questi fan aumentando l’engagement e le interazioni con loro, piuttosto che cercare di aumentarne esponenzialmente il numero rischiando di perdere i più fedeli.

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