PRIVACY MESSENGER: SEI PROPRIO SICURO CHE I TUOI LINK SIANO PRIVATI?

La domanda riguardo alla privacy messenger è semplice ed è stata posta da uno studente belga di 21 anni: “Lo sapevate che i link inviati privatamente via Messenger possono essere letti da chiunque?”. Tutto ciò fa pensare che quel “chiunque” sia una persona che abbia le capacità di sondare l’insondabile sul web. Ma non ce ne sono così pochi in giro…

Il ragionamento dello studente belga, Inti De Ceukelaire, parte dalla gestione del lavoro sui link che Facebook fa sfruttando i crawler, ovvero i software che analizzano i contenuti: il crawler di Facebook infatti, secondo le normative del social, “deve essere in grado di accedere ai contenuti per estrarli e condividerli correttamente”.

Uno sviluppatore, infatti, può richiedere attraverso API (funzioni di interazione programmatore-piattaforma) di Facebook l’oggetto. Inti cosa ha fatto? Ci ha provato! Dopo diversi fallimenti, è riuscito a ricavarne una url. Come? Attraverso un semplice strumento di debug in grado di sviluppare un numero, ovvero il codice di identificazione, che identifica un particolare oggetto del web. Attraverso piccole e semplici mosse, lo studente belga è riuscito a capire il meccanismo di come sarebbe facilmente possibile rintracciare informazioni dai link.

“Facebook – sostiene Inti – ha dichiarato che si tratta di un comportamento previsto. Io lo rispetto, ma credo che sia nostro diritto sapere chi può vedere i dati che condividiamo”.

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